L’India sembra voler abbracciare la rivoluzione delle criptovalute proponendo in parlamento una tassa del 30% e proponendo una valuta digitale.
E’ quanto emerso dalle dichiarazioni del ministro delle finanze dell’India, Nirmala Sitharaman, che ha proposto una nuova tassa del 30% per i trasferimenti di moneta digitale. Nel mondo delle crypto e specialmente nella Defi spesso di ha difficoltà nel tracciare tutte le operazioni.
In Italia ad esempio è necessario dichiarare le criptovalute nella dichiarazione dei redditi compilando il quadro RW in cui si indica il totale di quanto detenuto senza specificare cosa. L’India sembra invece andare nella direzione di tassare qualsiasi movimento che sia scambio, trading o vendita degli asset digitali.
Questo significa in parole povere una implicita legalizzazione delle criptovalute. Vediamo cosa sta succedendo nello specifico.
Il mercato delle crypto sembra essere in leggera ripresa dopo il calo avvenuto a fine 2021 ed all’inizio del 2022. i. Se ti interessa operare sulle criptovalute una ottima scelta è quella della la piattaforma di trading di eToro.
Si tratta di un broker regolamentato che offre la possibilità ai suoi iscritti di copiare le operazioni dagli altri trader con il Copy Trading. In questo modo si può imparare da altri membri che operano sui mercati in modo efficace.
Puoi aprire un conto demo gratuitamente e passare al conto reale successivamene con soli 50€.
Puoi iscriverti gratis su eToro cliccando qui sul sito ufficiale.Nuova tassa del 30% sulle rendite di criptovalute
Il piano previsto dall’India per il biennio 2022-2023 prevede di applicare quindi una aliquota del 30% sul reddito generato da crypto asset digitali. Questo in attesa che il settore venga regolamentato e ci siano delle nuove normative. Niente ban delle criptovalute in India dunque come sosteneva qualcuno.
Il reddito derivante da criptovalute non beneficerà di alcuna detrazione e dunque non beneficerà di nessun regime agevolato. Uno degli aspetti negativi riguarda le compensazioni in caso di perdite.
Nel caso infatti gli asset detenuti dovesseo svalutarsi o perdere di valore questi non potranno essere utilizzati per compensare le tasse sul reddito come avviene generalmente
Dunque niente deduzioni né detrazioni per chi opera con le criptovalute, eventualmente si potrà compensare solo il costo di acquisto dell’asset la cui rendita sarà comunque tassata.
In arrivo la Rupia digitale
Tra le altre novità si è parlato anche del possibile lancio di una valuta digitale emessa dalla Banca Centrale Indiana (CBDC), una rupia “digitale”.
Sitharaman ha dichiarato che “La moneta digitale darà una grande spinta all’economia digitale e utilizzerà la blockchain e le altre tecnologie digitali”. Probabilmente sarà emessa dalla Banca centrale indiana nel biennio 2022-2023.
Naturalmente è una notizia interessante in quanto si aspetta ancora una legge specifica per il settore degli asset digitali che potrà fare da apripista per gli altri Stati.
Dunque dopo El Salvador probabilmente anche l’India ed altri paesi si preparano a regolamentare le criptovalute.
Vediamo intanto le quotazioni delle criptovalute più scambiate del momento:
Conclusioni
Prima di investire sulle criptovalute o qualunque altro strumento di investimento è bene essere informati e fare le proprie valutazioni.
Detto ciò seguiremo come sempre con le nostre analisi l’andamento del mercato delle criptovalute e vi terremo aggiornati su tutte le notizie per quanto riguarda il settore crypto, defi ed investimenti.
Consigliamo a chi vuole iniziare in sicurezza di partire da piattaforme regolamentate come ad esempio eToro.
Ecco le caratteristiche principali questo broker che può essere usato sia per fare trading sia per acquistare crypto:
- conto demo illimitato
- commissioni basse
- copy trading