Il 7 maggio 2024, FTX ha depositato un piano di riorganizzazione modificato e una dichiarazione informativa presso il tribunale fallimentare come parte del suo caso in corso. Deve ai clienti e ad altri creditori non governativi ancora 11 miliardi di dollari
Nel nuovo piano emergono dei particolari interessanti. Dai documenti depositati infatti sembrerebbe che i creditori potranno recuperare i loro depositi con gli interessi, si stima fino addirittura al 120%.
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Nuovo piano di FTX: in cosa consiste
Il nuovo piano di ristrutturazione presentato da FTX punta a rimborsare interamente i creditori non governativi, oltre a potenziali interessi fino al 9%, grazie ai fondi raccolti dalla vendita di asset.
FTX stima di avere a disposizione tra 14,5 e 16,3 miliardi di dollari per i rimborsi, una cifra superiore agli 11 miliardi dovuti complessivamente. I creditori con richieste inferiori a 50.000$ riceveranno circa il 118% entro 60 giorni.
Il piano prevede anche accordi con IRS (Internal Revenue Service) e CFTC (Commodity Futures Trading Commission) che ha chiesto gli interessi, destinando parte del ricavato ad integrare i rimborsi di alcune categorie di creditori. L’approvazione finale spetta comunque al tribunale fallimentare.
Si tratta di un piano potenzialmente favorevole per i creditori FTX, anche se non cancella le gravi perdite subite dopo il collasso della piattaforma nel novembre 2022, con il CEO Sam Bankman-Fried condannato per frode. Tuttavia, se approvato, potrebbe segnare una prima tappa verso il parziale recupero finanziario, una piccola vittoria per i poveri utenti coinvolti.
Rimborsi FTX: priorità ai piccoli creditori
Nel piano di rimborso presentato, FTX ha previsto una corsia preferenziale per i creditori di piccola entità, al fine di alleviare le difficoltà finanziarie di chi è stato maggiormente colpito dal fallimento dell’exchange.
Per i creditori con importi dovuti fino a 50.000$ è stata creata una “convenience class“, a cui FTX prevede di corrispondere circa il 118% dell’ammontare dichiarato. L’erogazione per questa categoria dovrebbe avvenire entro 60 giorni dall’approvazione del piano di riorganizzazione da parte del tribunale fallimentare.
Si tratta di tempistiche nettamente più rapide rispetto al quelle per importi superiori, per i quali i rimborsi non avverranno prima di alcuni mesi, il tempo necessario per finalizzare l’intera procedura.
La scelta di FTX di privilegiare i piccoli risparmiatori è motivata dalla volontà di contenere il danno reputazionale dovuto al crac e dimostrare sensibilità verso chi è stato maggiormente colpito dalla gestione scellerata compiuta dagli ex vertici di FTX come Sam Bankman Fried.
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