Previsioni Bitcoin: prezzo verso i 200.000$ nel 2025? Le previsioni degli analisti

Bitcoin risale fino ai 94.000$ e tutti subito a parlare di bull market! Il rialzo del prezzo Bitcoin ha riacceso l’ottimismo di molti operatori, con alcune previsioni che vedono il prezzo addirittura raddoppiare nel 2025 fino a quota 200.000 dollari.

Il prezzo attuale di circa 95.000 dollari appare ancora lontano dai massimi storici di 109.000 dollari toccati a Gennaio 2025. Tuttavia, secondo alcuni analisti BTC potrebbe registrare nuovi all time high entro la fine di quest’anno.

In particolare, Standard Chartered ritiene possibile un rialzo del 125% a 200.000 dollari entro la fine del 2025. A spingere la crypto numero 1 sarebbe la domanda istituzionale, attraverso ETF e fondi dedicati.

Queste stime parecchio ottimistiche si scontrano però con la realtà. Non siamo fuori dalla zona di pericolo. Trump non ha ancora abbandonato del tutto la pista dei dazi ed in più i mercati azionari non sembrano reagire come ci si aspettava. Per ora tiene botta solo l’oro.

Basterà questo rialzo ad uscire dall’incertezza?

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Afflussi ETF: la spinta istituzionale guida il rally

Uno dei fattori che potrebbe sostenere il prezzo di Bitcoin verso nuovi massimi storici è la crescente domanda da parte degli investitori istituzionali, in particolare attraverso gli ETF.

L’ETF spot su Bitcoin è ormai storia. Ma potrebbero arrivare tanti prodotti sul mercato su Solana, SUI, Avalanche che potrebbero dare nuova spinta anche alle altcoin.

Se analizziamo i dati degli inflows degli ultimi giorni:

Andamento ETF spot Bitcoin: 23 Aprile 2025

I dati mostrano afflussi record nei principali ETF statunitensi che replicano il prezzo di Bitcoin. Solo nella giornata del 22 aprile sono entrati oltre 936 milioni di dollari negli ETF spot, il dato migliore da gennaio. I fondi sembrano ritornare su BTC, ma in generale salgono anche le altcoin.

Oltre agli ETF, un’altra componente rilevante della domanda futura sarà rappresentata dalle riserve in Bitcoin detenute dalle grandi aziende. Attualmente le treasuries detengono BTC per un controvalore di circa 65 miliardi di dollari e questa cifra è destinata a crescere.

Anche l’analista di Bloomberg Eric Balchunas in un post su X:

Eric Balchunas: afflussi positivi ETF Bitcoin per 935 milioni

fa notare una certa distribuzione su più prodotti, non solo quello di Blackrock. Anzi gli ETF di Fidelity e ARK Invest sono andati meglio nell’ultimo perido.

Ancora mancano all’appello molte Big Tech che prima o poi valuteranno l’investimento in Bitcoin. E’ solo questione di tempo a nostro modo di vedere.

Più aumenta la base degli investitori istituzionali, più salgono le probabilità di salite potente. Già in passato i rally maggiori sono stati guidati da imponenti acquisti di grandi operatori.

Bitcoin e oro: alleati o rivali nella corsa al ruolo di bene rifugio?

Nel contesto finanziario attuale, sempre più investitori si trovano a dover scegliere tra Bitcoin e oro come strumenti di protezione del capitale. Entrambi gli asset vengono spesso citati come “beni rifugio”, ossia strumenti capaci di preservare valore in periodi di crisi, inflazione o instabilità geopolitica.

Bitcoin per ora non ha ancora dimostrato questa funzione.

L’oro ha una storia millenaria di utilizzo come riserva di valore. La sua scarsità, la tangibilità fisica, l’accettazione universale e la funzione di mezzo di pagamento in epoche pre-monetarie lo rendono un asset consolidato nei portafogli difensivi. È comunemente utilizzato per proteggersi dall’inflazione e dall’instabilità valutaria.

E sopratutto è poco volatile.

Bitcoin, invece, rappresenta l’evoluzione digitale del concetto di riserva di valore. BTC è facilmente trasferibile, divisibile, e accessibile globalmente tramite tecnologie digitali.

Sebbene la sua giovane età e la volatilità storica lo rendano ancora soggetto a fluttuazioni marcate, negli ultimi anni ha mostrato una crescente tendenza a essere percepito come un hedge contro l’inflazione.

E in questi ultimi mesi sembra volersi “decorrelare” dagli indici come il NASDAQ 100 a cui è ancora molto legato.

Standard Chartered: le previsioni “SHOCK” su Bitcoin

Tra gli istituti finanziari più ottimisti sulle prospettive di Bitcoin spicca Standard Chartered, una banca di investimento britannica, che prevede il raggiungimento di 200.000 dollari entro la fine del 2025.

La previsione è stata comunicata in una recente nota agli investitori firmata da Geoff Kendrick, responsabile della ricerca sulle asset digitali. Secondo Kendrick, a spingere il prezzo di Bitcoin così in alto sarà principalmente il suo ruolo crescente come strumento di copertura contro l’inflazione.

Bitcoin a 200$ secondo Standard Chartered

Bitcoin potrebbe attrarre nuovi capitali grazie al suo sistema di contabilità decentralizzato, più resistente in caso di shock economici rispetto alle asset class tradizionali.

Naturalmente una simile proiezione rialzista non è esente da rischi. Solo 1 anno fa infatti la stessa banca aveva previsto un prezzo “shock” di 500.000$.

Gli stessi analisti mettono in guardia su eventuali “cigni neri” che potrebbero naturalmente cambiare tutto.

Il settore crypto non è nuovo ai crolli: abbiamo assistito a casi non previsti come il crollo di Terra Luna, il fallimento di FTX o i vari attacchi hacker subiti da molti protocolli.

Anche considerando questi potenziali ostacoli, la vision di Standard Chartered appare piuttosto positiva nel medio-lungo termine. Oltre al target di 200.000 dollari per fine 2025, la banca prevede addirittura 500.000 dollari entro il 2028.

Si tratta di livelli molto ambiziosi, che presuppongono il definitivo affermarsi di Bitcoin come asset maturo al pari dell’oro.

Naturalmente, secondo noi la cautela è d’obbligo ed è bene non farti attirare da queste previsioni troppo ottimistiche. Il target per il 2025 appare già troppo ambizioso, considerando il contesto macro economico di incertezza in cui ci troviamo.

Naturalmente tutto può cambiare in fretta, molto in fretta.

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